All'alba del 2011, anche in vista delle date europee della band, i quattro Storylines tornano a suonare dal vivo insieme per la prima volta dal settembre del 2009, accompagnati questa volta dall'eccellente batterista Federico Piccin, che aveva già partecipato alla realizzazione dell'album di Jackeyed e del brano “SP1” degli stessi Storylines.
Dopo il visual-set di The Keypattern, in un'Edera ingiustamente non troppo affollata, inizia l'esibizione degli Storylines, che comincia con la delicatissima “Pond”, mentre uno ad uno tutti i membri della band salgono sul palco.
Con il secondo pezzo della serata, “Your Eyes Are Rifles”, ci si accorge subito dell'enorme salto di qualità che il gruppo compie quando suonano tutti e quattro insieme: alla genuinità e all'affiatamento delle prime esibizioni si unisce la professionalità acquisita durante i concerti dell'ultimo anno e i due membri appena tornati fanno capire cosa ci si perdeva in loro assenza.
Ad accompagnare i mirabolanti arpeggi e il mesto cantato di Enrico, oltre alle decise linee di basso di Antonio, abbiamo finalmente la decisa chitarra di Fabrizio che graffia di lo-fi lo spirito folk e pop delle canzoni e, nelle retrovie, circondato da sintetizzatori e drum machine, troviamo Federico che dirige il sound della band, farcendolo con quel pizzico di elettronica che ha sempre accompagnato gli Storylines. A coronare il tutto c'è l'altro Federico le cui notevoli parti di batteria si amalgamano subito perfettamente al suono degli altri ragazzi.
Quando però i membri della band si scambiano i ruoli abbiamo i momenti più emozionanti dell'esibizione. “Pink Star”, cantata a turno da Corazza, Facca e Babbo, parte come una dolcissima ninnananna e termina con una disperata e maestosa scarica di post rock. “SP1”, con i synth di Antonio e Fabrizio pronti a far tremare il locale, con il cantato limpido e sofferto di Federico e con la nuova e azzeccatissima parte di chitarra di Enrico, è sicuramente (ancora una volta) il pezzo migliore della serata. “Beatone”, che come sempre ha il ruolo di chiudere l'esibizione, vede invece Facca, Babbo e Piccin che si accaniscono su rullanti, timpani, pelli e piatti con una presenza scenica quasi ipnotica e un ritmo travolgente, mentre l'ambiente è riempito dalle note di Corazza e Cossutta, in un vortice di post rock e noise.
Si conclude così l'ottima esibizione degli Storylines, un gruppo che può dare ancora tanto e a cui auguriamo di arrivare lontano.
Recensione a cura di Giacomo Falcon.
Progetto Felix.